Il Maestro di San Miniato, recentemente ricondotto al nome di Lorenzo di Giovanni di Nofri (Bernacchioni, 1992), è un pittore che nel 1465-66 risulta allievo di Neri di Bicci (Firenze 1418/20 – 1492) e nel 1472 ha una bottega in proprio “al canto dei Servi” a Firenze. Anche le opere di Lorenzo di Giovanni di Nofri, al pari di quelle attribuite allo Pseudo Pier Francesco Fiorentino, risentono in modo significativo delle esperienze di Filippo Lippi (Firenze 1406 – Spoleto 1469) e del Pesellino (Firenze 1422 c. – 1457). L’opera, completa del suo tabernacolo ligneo, “ben rappresenta la risposta di un Maestro alla richiesta di scene devozionali da parte di clienti che desiderano avere immagini in linea con l’iconografa tradizionale ma allo stesso tempo con costi ridotti” (Dalli Regoli, 1988). Il Bambino e la Vergine tengono in mano il melograno, frutto simbolo della regalità ma anche della passione di Gesù. Si rintracciano, nei bordi della veste, parti di decorazione dorata, mentre il paesaggio con il cielo è la traslazione grafica dell’ AVE REGINA CELORUM. Questo tabernacolo si ipotizza sia un’opera della maturità, per alcuni riferimenti alle forme di Verrocchio ma soprattutto per i contatti con Francesco Botticini (Firenze 1446-1498), con il quale l’autore aveva condiviso gli anni di apprendistato presso Neri di Bicci (Bernacchioni, 1992).
Autore
Lorenzo di Giovanni di Nofri, detto Maestro di San Miniato
(Firenze, seconda metà del XV secolo)
Titolo
Madonna con Bambino (tabernacolo)
Data
post 1466
Tipo
Tempera su tavola, cornice intagliata, dorata e dipinta
Formato
42,5 x 30 cm | con cornice 70 x 48,5 cm
in alto: AVE REGINA CELORUM
Diritti
Le Gallerie degli Uffizi
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