Girolamo Magi e «il parere di Alberto Durero»

Il trattato Della Fortificatione delle città di Magi e Castriotto del 1564 è comunemente considerato come il primo tentativo di una lettura organica dell’architettura militare, composto consultando non solamente l’esperienza di Castriotto e l’erudizione del Nostro, ma avendo come testo di critica e confronto il trattato sulle fortificazioni di Albrecht Dürer stampato in latino a Parigi nel 1535. 

L’ampia critica di Magi nei confronti dei torrioni rotondi così come proposti da Dürer e prima ancora da Vitruvio e Leon Battista Alberti, scrivendo a me nondimeno non piacciono, sottolinea una certa maturità e aggiornamento alle applicazioni, anche tecnologiche, della teoria e della pratica militare. Solo pochi anni prima il Nostro, nel manoscritto autografo conservato alla Biblioteca nazionale di Firenze dal titolo Ingegni et inventioni militari, aveva avuto modo di evidenziare la sua profonda cultura umanistica accettando il parere di Alberto Durero nella salvaguardia delle antiche fortificazioni.

 

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